Gli interessi di mora maturano sul pagamento in ritardo. In generale si usa l'art. 1224 c.c.; per transazioni B2B/PA vale il d.lgs. 231/2002 (tasso MEF semestrale con maggiorazione). Il calcolo richiede capitale, periodo (dalla scadenza al pagamento/oggi), tasso e metodo giorni/365, gestendo eventuali parziali.
Scegli il tasso giusto, definisci il periodo, gestisci i parziali e allega il CSV generato dal nostro Calcolatore. Scarichi il PDF e lo invii con i tuoi canali (PEC, email o raccomandata A/R). Primo documento gratis.
Capitale, data inizio/fine, tasso, giorni/365 (semplice, trasparente). Ogni parziale chiude un periodo e ne apre uno nuovo.
"Si indicano gli interessi di mora maturati ex [art. 1224 c.c./d.lgs. 231/2002] dal [data inizio] al [data fine] al tasso [x%], pari a € [importo] (v. allegato calcolo)."
"Si richiedono gli interessi di mora ex [norma] dal [data] al [data] al tasso [x%] per € [importo] (v. calcolo allegato). In difetto, riserva di maggior danno. omissis"
Il d.lgs. 231/2002 si applica alle transazioni commerciali B2B e con la Pubblica Amministrazione, mentre l'art. 1224 c.c. è il regime generale per tutti gli altri casi.
Il periodo va dalla data di scadenza del pagamento fino alla data di pagamento effettivo o fino ad oggi se non ancora pagato.
Ogni pagamento parziale chiude un periodo di calcolo e ne apre uno nuovo sul capitale residuo.
Si usa il metodo giorni/365 per maggiore trasparenza e semplicità di calcolo.
Sì, per il d.lgs. 231/2002 devi indicare il semestre di riferimento e il tasso MEF applicabile.
No, se c'è un tasso contrattuale valido, questo prevale sul regime del d.lgs. 231/2002.
Sì, puoi preannunciarli nel sollecito, ma la decorrenza formale inizia con la messa in mora.
Il CSV va allegato al documento come file separato o inserito come tabella nel corpo del testo.