Il sollecito fatture è il primo avviso formale: riporta tabella n./data/scadenza/importo, totale, IBAN/causale e un nuovo termine (7–10 giorni lavorativi). Puoi preannunciare gli interessi; la messa in mora ne formalizza la decorrenza. Invia via PEC o raccomandata A/R e allega fatture/estratti.
Imposta tabella, IBAN/causale, termine perentorio e prova di invio. Scarichi il PDF e lo invii con i tuoi canali (PEC, email o raccomandata A/R). Primo documento gratis.
Puoi indicarli se già calcolati o preannunciarli. Per farli decorrere formalmente: messa in mora (artt. 1219–1224 c.c.).
PEC o A/R. L'email ordinaria è meno probante.
"Si sollecita il pagamento di € [totale] per le fatture [elenco] entro [termine] su IBAN [IBAN] (causale: saldo fatture). In difetto, seguirà messa in mora con interessi. omissis"
Non c'è un limite massimo, ma per chiarezza è meglio raggruppare per periodi o clienti se sono molte.
7-10 giorni lavorativi sono un termine congruo per il sollecito, non troppo breve né troppo lungo.
Sì, puoi preannunciarli o indicarli se già calcolati, ma la decorrenza formale inizia con la messa in mora.
Accetta il parziale e sollecita il residuo, aggiornando la tabella delle fatture ancora scoperte.
All'indirizzo PEC del debitore se disponibile, altrimenti raccomandata A/R all'indirizzo di sede/residenza.
Non c'è obbligo di sollecito prima della mora, ma 1-2 solleciti dimostrano buona fede e gradualità.
Fatture scadute, estratti conto che mostrano i mancati pagamenti, eventuale contratto di riferimento.
Semplice e chiara: 'Saldo fatture [periodo]' o 'Pagamento fatture n. [numeri]'.