Diffida a non fare — Immissioni/molestie di vicinato
Rumori molesti, odori o fumi invadenti, polveri o vibrazioni? Il software genera la diffida a non fare per ottenere la cessazione delle immissioni e le misure correttive, con impegni a non reiterare (rif. art. 844 c.c.). Scarichi il PDF e lo invii con i tuoi canali (PEC o A/R). Primo documento gratis.
Modello conforme a prassi. Nessuna promessa di invio integrato.
Quando si usa e perché
La diffida a non fare è indicata quando le immissioni (es. rumori, odori/fumi, polveri, vibrazioni, scarichi) provenienti da un fondo/immobile vicino superano la normale tollerabilità (art. 844 c.c.) o violano regolamenti (p.es. condominiali, orari quiete) e prassi tecniche applicabili.
Serve a ottenere cessazione delle molestie, misure correttive (isolamento, orari, filtri/abbattimento) e impegni a non reiterare, predisponendo prova per eventuali tutele successive.
Elementi essenziali del modello (specifici)
Identificazione puntuale delle immissioni (tipologia: rumore/odore/fumi/polveri/vibrazioni; luogo, orari, frequenza)
Riferimenti utili: art. 844 c.c., eventuali regolamenti condominiali/comunali, richiami a buone pratiche tecniche
Intimazioni: cessazione immediata delle immissioni oltre soglia di tollerabilità
adozione di misure (es. silenziamento, filtri, fasce orarie, schermature)
astensione da condotte future e impegni a non reiterare
Termine per adempiere proporzionato (es. 48–72 ore per rumori/odori online/continuativi; 7–10 giorni per adeguamenti tecnici)
Riserva di azioni (inibitoria e risarcimento ove ne ricorrano i presupposti)
Allegati: evidenze (registrazioni, diari orari, foto/video), segnalazioni pregresse, eventuali rilievi tecnici o report
Prove e allegati utili
Diario delle immissioni (giorno/ora/durata, effetti) e testimonianze. Registrazioni/misurazioni indicative; per casi tecnici, eventuali rilievi di professionisti/enti competenti. Foto/video del contesto, posizione macchinari/canne fumarie/ventilazioni. Copie di segnalazioni o richieste già inviate (anche al condominio/amministratore).
Errori comuni da evitare
Descrizione generica o senza indicazioni su orari e frequenza
Richieste non misurabili (assenza di misure/azioni concrete richieste)
Termine irragionevole rispetto all'intervento richiesto
Mancanza di impegni a non reiterare e di monitoraggio post-intervento
Invio con canali che non provano la ricezione (preferire PEC/A-R)
Mini fac-simile (estratto 7–9 righe)
Oggetto: Diffida a non fare — Immissioni/molestie di vicinato (art. 844 c.c.)
In relazione alle immissioni descritte (rumori/odori/fumi/polveri/vibrazioni) provenienti da …, si intima di: (i) cessare immediatamente le condotte oltre la normale tollerabilità; (ii) adottare entro [TERMINE] le misure correttive indicate (p.es. silenziamento/filtri/fasce orarie); (iii) assumere impegni scritti a non reiterare.
In difetto di riscontro si riserva ogni azione utile (inibitoria/risarcitoria). Allegati: diario, evidenze, segnalazioni pregresse, eventuali rilievi.
Invio e prova di invio
Scarichi il PDF e lo invii con i tuoi canali (PEC o raccomandata A/R). Conserva ricevute e riscontri; la dashboard archivia cronologia, documenti ed esiti (p.es. rimozione cause/adozione misure).
Come funziona
Processo semplice e veloce in 4 passaggi
"A non fare – immissioni/molestie di vicinato"
tipologia immissioni, orari/frequenza, evidenze e segnalazioni
fac-simile con cessazione, misure correttive, impegni e termine
PDF; invio con i tuoi canali
Domande Frequenti
Per immissioni si intendono rumori, odori/fumi, polveri, vibrazioni e simili provenienti da un fondo/immobile vicino. La diffida è opportuna quando superano la normale tollerabilità (art. 844 c.c.) o violano regolamenti applicabili: serve a chiedere cessazione e misure correttive, con impegni a non reiterare.
Una descrizione precisa delle immissioni (tipologia, orari, frequenza, effetti), i riferimenti (art. 844 c.c., eventuali regolamenti), le intimazioni (cessazione, misure correttive concrete), un termine proporzionato e la riserva di azioni. Allegare evidenze (diario, registrazioni, foto/video) aiuta la verifica.
Dipende dall'azione richiesta: per rumori continui o contenuti online si usano spesso 48–72 ore; per interventi tecnici (filtri/isolamenti/orari) può servire 7–10 giorni. Il modello propone un termine modificabile coerente con la casistica.
Diario degli episodi con orari/frequenza, registrazioni/misurazioni indicative, foto/video del contesto, eventuali rilievi di professionisti/enti, segnalazioni pregresse (anche a condominio o amministratore) e risposte ricevute.
Sì: è utile indicare misure concrete (es. silenziamento/filtri, fasce orarie per attività rumorose, schermature, manutenzioni), in modo verificabile, con riscontro scritto dell'avvenuta adozione.
Conserva diffida ed evidenze, documenta gli episodi successivi e valuta tutele ulteriori (es. domanda inibitoria e risarcimento se ne ricorrono i presupposti). La diffida aiuta a precostruire la prova di richiesta e mancato riscontro.
Le informazioni hanno finalità pratiche e non sostituiscono consulenza legale sul caso concreto.
Strumenti correlati
Altri documenti per la tutela legale